Ogni nuova fase della mia vita è nata per gioco o per coincidenza, quella del Manuia è durata 20 splendidi anni.

Durante il periodo “cinematografico” fine anni 60, amavo frequentare le genuine osterie con cucina romana di Trastevere; all’epoca ce n’erano molte, e un giorno “er Sor Lorenzo”,  proprietario di quella in Vicolo del Cinque 56 mi propose di rilevare la sua attività visto che si ritirava in pensione. Per coincidenza, o per gioco, o semplicemente per avventurarmi in una nuova sfida accettai, e la vecchia malridotta  trattoria, dopo un lungo restauro, divenne il Ristorante Manuia. Coinvolsi mia sorella Lolli, mio fratello Tony, la mia compagna Helène chiamata Manuia in polinesiano (da qui il nome del locale) e lo chef francese Jean-Jacques.

Toni, Jean-Jacques, Sandro e Helene

Fu successo dal primo giorno. I vari personaggi famosi che lo frequentavano, la particolare cucina internazionale di base italiana e francese e il nuovo tipo di gestione stile familiare, sono stati i giusti ingredienti per renderlo famoso.
Interno del Manuia
Inizialmente avevamo  una sola sala ristorante con circa 80 coperti, poi in secondo tempo si liberò un locale attiguo comunicante che divenne Bar con musica dal vivo.
Il MANUIA per venti anni è stato il punto di incontro e di riferimento del mondo dello spettacolo, della moda e della musica.
Bar del Manuia